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BRESCIA-EMPOLI Spareggio Salvezza 1988-89 | |
![]() | Descrizione: LO SPAREGGIO DI CESENA Campionato di serie B 1988-89. Sabato 25 giugno 1989, a Cesena si confrontano Brescia ed Empoli per stabilire chi tra le due compagini seguira’ nella retrocessione Piacenza, Taranto e Sambenedettese. Il Brescia, allenato da Vincenzo Guerini, arriva allo spareggio in rimonta, con tre vittorie e tre pareggi nelle ultime 6 gare, e questa serie inizia per ironia della sorte da una vittoria per 2-0 sul campo dell’ Empoli allenato da Gigi Simoni, il 4 maggio 1989, con le reti di Bonometti (33°) e Savino (84°). Da solo 2 giorni il nuovo presidente Luciano Ravelli ha rimpiazzato Franco Baribbi. La sconfitta empolese costera’ cara a Simoni che verra’ sostituito fino a fine stagione, spareggio compreso, da Fernando Donati, in precedenza allenatore della primavera dei toscani. La serie utile bresciana si mantiene fino all’ultima di campionato quando il Brescia batte 3-1 il demotivato Messina di Zeman, mentre l’Empoli termina il campionato con un pareggio a reti bianche ad Ancona. I marchigiani si portano cosi’ a 35 punti mentre a 34 rimangono Brescia, Empoli e Monza, ma i brianzoli, per causa della classifica avulsa, sono in una botte di ferro. Il Brescia, che era partito per vincere il campionato, si ritrova in uno scontro salvezza in condizioni disastrose; privo di Pedro Mariani è costretto a mandare in panchina tre giovani, Garbi, Moia e Pecoraro, e nel corso della gara è costretto a a sostituire l’infortunato Gritti, con Della Monica, assente da mesi e senza gesso da soli tre giorni. È normale che in queste condizioni sia l’Empoli a prevalere a livello di gioco anche se il Brescia si rende piu’ pericoloso a livello di conclusioni. Il pericolo piu’ grande il Brescia lo corre al 50° quando Zaninelli devia con la punta delle dita il pallone sulla traversa su un velenosissimo tiro di Cristiani. È un Brescia che soffre, ma è anche un Brescia che sa soffrire, come gli è successo per tutta la stagione. Si giova anche della spinta dei circa 6.000 sostenitori a dispetto dei soli 500 empolesi giunti in Romagna. È cosi’ che davanti al commento dell’incontro di Bruno Pizzul, le rondinelle portano i toscani alla lotteria dei calci di rigore dopo che per 120 minuti nessuna delle due squadre è riuscita a mettere una seria ipoteca sulla gara. Ai rigori non c’è storia ed è determinante il contributo di Zaninelli che para i rigori di Soda e Cipriani mentre Baiano completa il tracollo mettendo a lato il suo. Segnano invece per il Brescia Turchetta e Corini, mette fuori Bonometti, e sigla il rigore dell’”esecuzione” Daniele Zoratto Gioisce il presidente Ravelli, gioiscono Ricky Sogliano e Pietro Tomei, direttore generale e D.S. della squadra Piange Vincenzo Guerini in mezzo al campo, che ha portato la squadra della sua citta’ alla salvezza, e gioiscono tutti i tifosi biancoazzurri, che da spacciati due mesi addietro, si ritrovano salvi e festanti. All’Empoli rimane la rabbia, che viene sfogata con qualche ceffone di troppo tra i suoi giocatori, che allontanano anche dallo spogliatoio in malomodo il presidente della societa’ toscana Bini. Cesena, 24 giugno 1989 BRESCIA-EMPOLI 0-0 (3-0 AI RIGORI) BRESCIA : Zaninelli, Manzo (61° Pecoraro), Occhipinti, Bonometti, Argentesi, Chiodini, Savino, Zoratto, Gritti (115° Della Monica), Corini, Turchetta. (12 Bordon, 13 Garbi, 16 Moia) Allenatore Vincenzo Guerini EMPOLI : Drago, Monaco, Parpiglia, Della Scala, Trevisan, Grani, Cristiani (95° Cipriani), Di Francesco, Caccia (98° Soda), Vignola, Baiano. (12 Calattini, 13 Salvadori, 14 Pellegrini) Allenatore Fernando Donati ARBITRO : Longhi di Roma NOTE : spettatori 7.000 circa, incasso lire 73.000.000, ammoniti Grani e Manzo per gioco scorretto. Espulsi all’87° il presidente dell’Empoli Bini per proteste e al 115° il D.S. del Brescia Tomei per essere entrato in campo |
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