Nel frattempo...
"Südtirol in Serie B, i segreti dietro l’impresa del club di Bolzano: centro sportivo all’avanguardia e 30% del budget investito sui giovani.
Settantacinque anni dopo l’ultima e unica volta, una squadra dell'Alto Adige giocherà in B. Lo storico traguardo raggiunto dalla squadra di Ivan Javorcic è il coronamento di un percorso cominciato nel 1995: oggi la società (una public company) investe su strutture e formazioni, mentre si è auto-imposta un salary cap per contenere le spese.
Oggi il Südtirol è uno dei club più all’avanguardia del nostro Paese. Il centro sportivo è un piccolo gioiello immerso nel verde e dotato di ben cinque campi da calcio, che garantiscono una piena formazione dei propri giovani al fianco della prima squadra. Una struttura capace di ospitare la nazionale tedesca di calcio e di accogliere centinaia di ragazzi nei campus estivi. Inoltre bar, spogliatoi, piscina calda, vasca a freddo, palestra e un centro di fisioterapia aperto anche agli sportivi dell’Alto Adige iscritti alle federazioni. Sono molte le squadre di A ad essere meno attrezzate.
La squadra di Bolzano è costituita da una public company, una prassi unica in Italia. Un unicum è anche la scelta di applicare un Salary cap, un massimale per lo stipendio dei calciatori. Nessuno si avvicina ai 100mila euro annui. Di stelle non ce ne sono. Il budget complessivo è tra i più bassi della Lega Pro e quasi il 30% è destinato alla gestione del settore giovanile, il vero fulcro di tutto il progetto sportivo. Il Südtirol vuole attrarre i giovani della regione e legarli ai colori biancorossi, attirando anche i club più blasonati e creando un fondo fondamentale per investimenti futuri." |
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